Il Metta Sutta (o Sutra) è uno degli insegnamenti del Buddha più noti, come sempre eccezionale per chiarezza e profondità, rivolto alla gentilezza amorevole.
L’apertura del cuore può cambiarci la vita. Non si parla solo di amore, ma anche di gentilezza verso tutti gli esseri, senza nessuna distinzione. E’ un rivoltare la propria vita ed infatti la conclusione del sutta è che seguire queste indicazioni può portarci alla felicità assoluta, il nibbana.
Sembra quasi uno strano salto, dopo averci indicato di essere gentili e amorevoli, che questo possa essere un mezzo di illuminazione, ma quando non vi è più un sé che ci separi dagli altri, come potremmo non avere il cuore del tutto aperto?
E’ uno dei discorsi più importanti e viene recitato e cantato nei Paritta, canti specifici per nostra salvaguardia e protezione. Nel canone pali si trova nel Sutta Nipāta (Sn 1.8) col nome di Karaniya Sutta (Discorso sull’Amore universale, sulla gentilezza amorevole).
Su Soundcloud (accesso gratuito) è disponibile una registrazione del sutta.
Dalla pagina delle meditazioni potete trovare alcune meditazioni guidate su come meditare a partire da questo sutta. Vi potrà anche interessare questo post sulle meditazioni sulle dispute.
Metta Sutta
Questo dovrebbe fare chi pratica il bene
e conosce il sentiero della pace:
essere abile e retto,
chiaro nel parlare,
gentile e non vanitoso,
contento e facilmente appagato;
non oppresso da impegni e di modi frugali,
calmo e discreto, non altero o esigente;
incapace di fare
ciò che il saggio poi disapprova.
Che tutti gli esseri
vivano felici e sicuri:
tutti, chiunque essi siano,
deboli o forti,
grandi o possenti,
alti, medi o bassi,
visibili e non visibili,
vicini e lontani,
nati o non nati.
Che tutti gli esseri vivano felici!
Che nessuno inganni l’altro,
né lo disprezzi
né, con odio o ira,
desideri il suo male:
Come una madre
protegge con la sua vita
suo figlio, il suo unico figlio
così, con cuore aperto,
si abbia cura di ogni essere,
irradiando amore
sull’universo intero;
in alto verso il cielo,
in basso verso gli abissi,
in ogni luogo, senza limitazioni,
liberi da odio e rancore. Fermi o camminando,
seduti o distesi,
esenti da torpore,
sostenendo la pratica di Metta;
questa è la sublime dimora.
Il puro di cuore,
non legato ad opinioni,
dotato di chiara visione,
liberato da brame sensuali,
non tornerà a nascere in questo mondo.