Terra acqua vento e fuoco

Ep. 139 Meditazione Satipatthana sui quattro elementi

Meditazione Satipatthana sui quattro elementi di terra, acqua, fuoco e vento; scomporre il corpo per osservare come sia vuoto di un sé

Questa Meditazione Satipatthana qui quattro elementi di terra, acqua, fuoco e vento è la seconda di una serie di meditazioni basate sul Satipatthana Sutta, “I Quattro Fondamenti della Consapevolezza”, il sutta più completo rispetto alle tecniche di meditazione insegnate dal Buddha.

Questa meditazione fa parte del gruppo delle meditazioni sul corpo, osservando come il corpo sia composto dai quattro elementi di terra, acqua, fuoco e vento. Ci permette di entrare in contatto con il nostro corpo e di sviluppare una qualità di non attaccamento ad esso. Al tempo stesso, riempire di consapevolezza il corpo e la mente e aprirci all’investigazione aperta, al vipassana, osservando ogni sensazione che ci proviene dai sensi e dalla mente.

Questa meditazione fa parte del gruppo delle meditazioni sul corpo, esplorando i quattro elementi tradizionali di terra, acqua, fuoco e vento nel nostro corpo. Possiamo così entrare in contatto con il nostro corpo e di sviluppare una qualità di non attaccamento ad esso. Al tempo stesso, riempire di consapevolezza il corpo e la mente e aprirci all’investigazione aperta, al vipassana, osservando ogni sensazione che ci proviene dai sensi e dalla mente.

È una meditazione profonda, da approfondire praticandola numerose volte.

Terra, acqua, fuoco e vento
Terra, acqua, fuoco e vento

Meditazione Satipatthana sui quattro elementi

  1. Dopo aver preso una posizione comoda, con la schiena eretta, possiamo osservare brevemente come stanno il corpo e la mente in questo momento, e possiamo portare alla mente l’intenzione per cui stiamo meditatando
  2. Iniziamo una scansione veloce del corpo, dalla testa ai piedi, osservando che in tutti questi punti c’è carne: nella testa, nel viso, nel collo, nelle due spalle insieme, nelle braccia, nelle mani, nel dorso, nelle gambe, nei piedi.
  3. Al termine, consapevoli del corpo, consapevoli delle parti carnose, sviluppiamo un’attitudine di non attaccamento.
  4. Ripercorriamo ora il corpo dai piedi alla testa osservando che ci sono ossa. Di nuovo sviluppiamo un’attitudine di non attaccamento.
  5. Facciamo una scansione lenta del corpo, dalla testa ai piedi, osservando l’elemento terra, la stabilità, la solidità. Al termine osserviamo come l’elemento terra all’interno del corpo sia lo stesso elemento terra all’esterno del corpo, nella natura. Non possiamo possedere o controllare l’elemento terra. L’elemento terra è vuoto, vuoto di un sé.
  6. Continuiamo con la scansione dai piedi fino alla testa osservando l’elemento acqua, la coesione, l’umidità. Al termine osserviamo come l’elemento acqua all’interno del corpo sia lo stesso elemento acqua all’esterno del corpo, nella natura. Non possiamo possedere o controllare l’elemento acqua. L’elemento acqua è vuoto, vuoto di un sé.
  7. Continuiamo con la scansione del corpo, dalla testa ai piedi, osservando l’elemento fuoco, il calore, la temperatura. Al termine osserviamo come l’elemento fuoco all’interno del corpo sia lo stesso elemento fuoco all’esterno del corpo, nella natura. Non possiamo possedere o controllare l’elemento fuoco. L’elemento fuoco è vuoto, vuoto di un sé.
  8. Continuiamo con la scansione del corpo, dai piedi alla testa, osservando l’elemento vento, il movimento, l’oscillazione, la respirazione. Al termine osserviamo come l’elemento vento all’interno del corpo sia lo stesso elemento vento all’esterno del corpo, nella natura. Non possiamo possedere o controllare l’elemento fuventoco. L’elemento vento è vuoto, vuoto di un sé.
  9. Osserviamo come il corpo abbia bisogno di essere rifornito. Per la terra, di cibo; per l’acqua, di bevande; per il fuoco, di vestiti e riscaldamento; per il vento, di respiro. Vediamo così come il corpo sia vuoto, vuoto di un sé.
  10. Avendo radicato la consapevolezza nell’intero corpo, siamo ora aperti ora alla consapevolezza aperta. Con il punto fermo della consapevolezza dell’intero corpo,  fermamente radicati in questa consapevolezza, siamo pronti ad aprirci alle sei porte sensoriali (i cinque sensi e la mente), consapevoli che tutti i fenomeni cambiano, che qualunque cosa si manifesta è impermanente, è lo scorrere di un flusso, di un processo.

Referenze

Bhikkhu Analayo, da cui abbiamo preso le istruzioni per questa meditazione Satipatthana sui quattro elementi, ha scritto numerosi testi sul Satipatthana Sutta. Consiglio in particolare “SATIPAṬṬHĀNA il cammino diretto” disponibile gratuitamente in traduzione italiana sul sito del Monastero Santacittarama, e il recente “Satipatthana Meditation: A Practice Guide“, in lingua inglese.

Meditazione Satipatthana sui quattro elementi registrata nel gruppo di meditazione di Terrapura 2 luglio 2021.

Foto della NASA: Prince Regent National Park, Australia.

Immagine di Jriann.

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