Uno dei temi importanti della meditazione, se non il più importante, è quello di lasciar andare le tensioni, i blocchi mentali, gli attaccamenti. Permetterci di lasciar andare consente di ammorbidire il corpo, la mente e il cuore e di rimanere aperti a quelle intuizioni che la saggezza può offrirci.
Ma quando ci sediamo in meditazione, o anche durante la giornata quando riusciamo ad avvertire queste tensioni, non è sempre semplice il lasciar andare. Diventa così anche questo fonte di stress: voler lasciar andare senza riuscirci.
Con questa meditazione vogliamo proprio esplorare questa possibilità, sviluppando la nostra abilità di ascoltare innanzi tutto le tensioni, riconoscerle innanzi tutto nel corpo, e poi anche nella mente e nel cuore. Senza questo riconoscimento non sarà mai possibile liberarci.
Un termine in lingua Pāli che descrive questo riconoscimento è yoniso manasikāra, l’attenzione approfondita e accurata rivolta alla nostra esperienza nel presente.
Conoscere, sviluppare la saggezza, lasciar andare: è questo il modo di sviluppare la Retta Visione, sammā ditthi.
Proviamo allora con questa meditazione che ci invita ad esplorare in profondità un punto del corpo e poi usare il ritmo del respiro per portare rilassamento, calma, serenità in quel punto.
Anche questa calma, questa serenità sarà impermalente, arriveranno turbamenti che potranno portarla via, ma passo dopo possa potremo farla sempre più nostra, fino ad acquisire quella morbidezza che ci porterà inevitabilmente verso la saggezza.
Ajahn Sumedho descrive bene la pratica del lasciar andare:
La pratica del “lasciar andare” è molto efficace per le menti ossessionate da pensieri compulsivi: semplifica la tua pratica di meditazione con sole due parole – lasciar andare – invece di provare a sviluppare questa pratica e poi sviluppare quell’altra; avvicinarsi a questa e andare in quell’altra, e capire questa, e leggere i sutta, e studiare Abhidhamma… e quindi comprendere il pali e il sanscrito … quindi il Madhayamika e il Prajna Paramita … perdere l’odinazione nell’Hinayana … scrivere libri e diventare una autorità riconosciuta sul Buddhismo e essere invitato in una Conferenza Internazionale sul Buddhismo … solo lasciare andare… lasciare andare… lasciare andare…
Ajahn Sumedho, estratto dal libro “Cittaviveka”
Come sempre, non ci rimane che praticare!
Referenze
Meditazione sul lasciar andare, registrata nel gruppo di meditazione di Terrapura il 26 novembre ottobre 2021.
Foto di copertina di Gianandrea Villa Lago di Garda, Peschiera del Garda.