Queste riflessioni sui maestri spirituali vogliono evidenziare che non siamo soli nella pratica, ma siamo parte di un grande comunità di pratica, i Sangha: supportati dal Bhikkhu Sangha, il Sangha dei monaci (Bhikkhu) e delle monache (Bhikkhuni), e dai gruppi di pratica dei laici.
Infatti i testi Pāli del buddhismo si riferiscono spesso al “quadruplice” Sangha, che comprende bhikkhu (monaci), bhikkhunī (monache), upāsaka (laici) e upāsikā (laiche). In altre parole, il termine si riferisce a tutti gli esseri, uomini e donne, che seguono gli insegnamenti del Buddha.
Non dobbiamo però usare l’etichetta “buddhista” per distinguere chi è parte di questo quadruplice Sangha: la differenza la fa l’apertura del cuore e della mente della persona che incontriamo, e quando questa c’è stata non c’è bisogno di sapere chi sono stati i suoi maestri, qual è la fede a cui appartiene, se ha statue in casa o altri aspetti mondani che sono importanti per quella persona soltanto come forma di gratitudine.
Non dobbiamo nemmeno dimenticare che possiamo farci aiutare nella pratica ma dobbiamo essere noi attori della nostra liberazione.
Quello che vogliamo raggiungere è questo stato che ben ci viene descritto dal monaco Valliya nel Theragāthā, la raccolta di poesie dei monaci risvegliati, che viene approfondita nell’audio:
Una scimmia si avvicina alla piccola dimora
con cinque porte.
Gira intorno, bussando continuamente
ad ogni porta.Fermati scimmia, non correre!
Thera 2.3: Valliyattheragāthā – Valliya
Le cose adesso sono diverse;
sei stata catturata dalla saggezza –
non andrai lontano.
Ed è sempre il Venerabile Valliya che ci mostra come dobbiamo comportarci nella pratica, con ardente desiderio, con un’intenzione forte e irremovibile, fino ad acquistare tutta la conoscenza, quella conoscenza che già il fiume Gange ha:
Ciò che deve essere fatto
con saldo sforzo,
ciò che deve essere fatto
da colui che vuole ottenere il Risveglio,
lo farò.
Non fallirò.
Sforzo e perseveranza!Mi hai mostrato il sentiero:
Thera 2.24: Valliyattheragāthā – Valliya
senza ostacoli,
per raggiungere il senza-morte.
Tramite la saggezza,
lo raggiungerò, lo conoscerò,
come la corrente dei fiumi,
il mare.
Per incontrare maestri come il Buddha, o il Venerabile Valliya, possiamo mettere tutta l’energia di cui disponiamo, muovendoci, andandoli ad incontrare per ascoltarli con il cuore aperto, con tutta l’attenzione di cui disponiamo. In questo momento storico abbiamo la fortuna di poter accedere a grandi maestri e maestre.
Madre Meera

Una di queste è Madre Meera, mostrata nell’immagine di copertina; è una mistica Indiana, una personalità spirituale che vive in Germania. La Madre offre Darshan a casa sua, una pratica di assoluto silenzio e di grande riconoscimento in cui la Madre guarda negli occhi la persona che è andata da lei. Potete trovare altre informazioni sul suo sito, www.mothermeera.com.
Buona lettura e buon ascolto!
Referenze
Riflessioni sui maestri registrate nel gruppo di meditazione di Terrapura il 27 novembre ottobre 2021.
Foto di copertina di Madre Meera, dal sito https://www.mothermeera.com