
Il Buddha ci ha insegnato che vi sono cinque componenti dell’esperienza, cinque aggregati (khandha in lingua Pali), che sono i fattori materiali e mentali che prendono parte all’ascesa del desiderio e dell’attaccamento, modellando così l’esperienza. Credere nel fatto che siano permanenti conduce all’attaccamento, per cui vengono anche chiamati in Pali pañcupādānakkhandhā.
I cinque aggregati sono:
- Rupa: il corpo, la forma
- Vedana: le sensazioni di piacevole, spiacevole o neutro; è il tono volitivo che colora la nostra esperienza
- Sañña: le percezioni, quando attribuiamo un nome e un riconoscimento a ciò che è stato percepito
- Sankhāra: le formazioni mentali quali possono essere i pensieri, le memorie, le emozioni, l’immaginazione, le intenzioni
- Viññana: la coscienza sensoriale, sapere di aver percepito; la cognizione di questo atto
Sono una parte fondamentale dell’insegnamento del Buddha, perché è tramite il loro riconoscimento che possiamo iniziare a smontare la falsa credenza in un sé permanente e toccare la libertà che viene dal non essere più limitati a questo potente attaccamento.
Con questa meditazione, esaminiamo come questi componenti dell’esperienza risuonano in noi, esaminando tramite una meditazione vipassana, di osservazione profonda, la nostra relazioni con essi. I cinque aggregati possono essere usati per risvegliarci, come ci insegna Ajahn Sucitto:
Il Buddha si è risvegliato all’interno dei cinque khandha; per esempio, all’interno della percezione, notando in che modo cambia e si muove. Notare i pensieri e le pulsioni è un segno di risveglio: osserviamo l’energia sorgere, sia essa lenta o agitata, o dove si sta muovendo. Quando non ci aggrappiamo agli aggregati, essi diventano una base per la realizzazione della natura momentanea e danzante dell’esperienza. Quando ci accorgiamo che la mente si è bloccata, possiamo sempre rivolgerci ai cinque khandha e alle sei sfere dei sensi o della coscienza. L’occhio, la coscienza visiva e l’oggetto della vista; l’orecchio, la coscienza uditiva e l’oggetto dell’udito – questi sono tutti disponibili.
Ajahn Sucitto, Puja, dal sito del Monastero Santacittarama
Meditazione guidata registrata nel gruppo di meditazione il 13 novembre 2020.
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