Questa meditazione sulla gratitudine vuole risvegliare la luce che abbiamo in noi, riconoscendo quanto la nostra vita sia stata aiutata da molte persone, ma anche animali o altri esseri, con cui siamo entrati in contatto.
Spesso pensiamo di essere soli, dimenticandoci di tutte le cose salutari che abbiamo ricevuto, che stiamo ancora ricevendo; chiediamoci se potremmo vivere da soli, se non stiamo vivendo grazie a tutti gli insegnamenti, alle cure, a chi produce il cibo, a chi ci aiuta a sostentarci. Troviamo il tempo di essere grati a tutti questi esseri. Possiamo seguire l’insegnamento del Buddha in questi versi del Dhammapada e fare luce in noi stessi e nel mondo:
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C’è chi si risveglia
dall’inconsapevolezza
e fa luce nel mondo
come la luna
quando sbuca dalle nuvole.
Nutrici di luce
Quando ci sentiamo soli o abbandonati? Quando non siamo in contatto con il momento presente, ma stiamo sperando che si realizzi qualcosa in futuro, o ne siamo preoccupati, o ci stiamo dispiacendo che qualcosa del passato sia avvenuta o non ci sia più. Tutte queste sono fughe dal reale, sono come sogni che ci allontanano dal nostro cuore.
Anziché riempirci di rabbia, di preoccupazione, di frenesia, possiamo deliberatamente scegliere di riempirci di luce, di guardarci dentro in profondità e vedere che questa pratica che stiamo facendo non è solo la nostra, che l’autonomia che abbiamo è stata raggiunta grazie a chi ci ha insegnato a leggere, guidare, vivere la vita…
Come ogni meditazione, diamoci del tempo per approfondire questa meditazione sulla gratitudine, per farla diventare davvero nostra. Una meditazione guidata diventa ancora più efficace se a guidarla siamo noi stessi, avendola del tutto interiorizzata, in modo che non dobbiamo ascoltare null’altro che il nostro cuore.
Meditazione guidata registrata nel gruppo di meditazione il 20 novembre 2020.