Purificare la mente è quello che vogliamo da una pratica di meditazione. Non ci stupiamo quindi se la descrizione poetica e breve degli insegnamenti del Buddha che viene data da questi versi del Dhammapada recita così:
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Smetti di fare il male
coltiva il bene
purifica il cuore.
E’ questa la Via
del Risvegliato.Dhammapada, tr. Ajahn Munindo
Il Buddha ci ha insegnato a non avvicinarci ai suoi insegnamenti dandoli per automaticamente validi, ma di sperimentarli su di noi per vedere se sono validi per noi. Questo approccio che rimanda all’esperienza diretta ci consente non solo di praticare secondo i suoi insegnamenti, ma di farli intimamente nostri. Possiamo così praticare questa meditazione sui diversi modi di agire e purificare la mente, toccando nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro cuore cosa esattamente vuol dire smettere di fare il male, coltivare il bene e coltivare il cuore. Nella lingua del Buddha, il Pali, mente e cuore si dicono con la stessa parola, citta, per cui purificare il cuore vuol dire anche purificare la mente.
Trasformare l’insegnamento in una pratica per purificare la mente
Come possiamo trasformare un insegnamento in una pratica di meditazione? Per trasformare un insegnamento (pariyatti) in una pratica personale (patipatti), e una pratica in una intuizione profonda (pativedha), dobbiamo incarnare quell’insegnamento. E di cosa siamo fatti? Abbiamo un corpo, un’antenna che ci permette di recepire il mondo esterno con i sensi, ma anche di osservare i cambiamenti che questa percezione del mondo porta automaticamente in noi. Abbiamo una mente, il sesto senso, che oltre che osservare diventa spesso un motore di pensieri fuori controllo. Abbiamo un cuore, che ci permette di entrare direttamente in contatto con noi, gli altri, il mondo. E’ osservando questi tre pilastri che possiamo sentire in noi la pratica, e nel momento in cui la sentiamo non sarà più “soltanto” l’insegnamento del Buddha, ma anche il “nostro” insegnamento.
Come tutte le meditazioni guidate, consiglio di ripeterla diverse volte fino a poterla guidare senza più l’audio.
Meditazione guidata registrata nel gruppo di meditazione il 27 novembre 2020.
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