Rischi della pratica spirituale

Ep. 94 Riflessioni di Dharma sui rischi della pratica spirituale

In queste riflessioni di Dharma esploriamo i rischi della pratica spirituale che si possono presentare e i modi per superarli

Che rischi ci sono nella pratica spirituale? E come possiamo affrontarli? E’ proprio questo il tema di questo podcast. La pratica spirituale è ben lungi dall’essere simile a quello che spesso viene mostrato a livello mediatico: uomini e donne bellissimi che in una posizione particolare meditano pronti a progredire inevitabilmente verso il meglio, possibilmente in tempi molto rapidi, così da raggiungere le vette in poche settimane!

Rischi della pratica spirituale
Spesso la pratica spirituale (e la meditazione) viene presentata in modo da pensare che sia tutto semplice e, soprattutto, con risultati molto veloci. Ma non è sempre così

La realtà è però assai diversa. La pratica non è un processo lineare, in realtà non c’è nemmeno nulla da raggiungere, perché quello che dobbiamo raggiungere lo siamo già. Siamo già pronti per vivere in pace, per unificare mente e corpo, per espandere il cuore, addirittura siamo già pronti per l’illuminazione! Il problema è che gli schemi mentali che abbiamo imparato e la ridotta consapevolezza ci forzano a ripetere più e più volte comportamenti poco salutari che ci allontanano dalla quiete interiore, dalla pace stabile, dal dimorare nello stato di senza morte.

Ma vediamo quali sono i più importanti rischi della vita spirituale.

Rischi della pratica spirituale

Naturalmente quando parliamo di difficoltà dobbiamo partire dai tre veleni: attaccamento, l’avversione e l’odio, l’ignoranza. Questi si compongono in numerose “ricette”, alcune delle quali sono chiamate i Cinque Impedimenti (o nivarana, in lingua pali), definiti dal Buddha in un brevissimo insegnamento, il Nivarana Sutta ma discussi in innumerevoli altri sutta. Vediamo in una lista quali sono:

CINQUE IMPEDIMENTI (NIVARANA)

  1. Piaceri sensuali
  2. Malevolenza, sentimenti ostili
  3. Pigrizia e torpore
  4. Agitazione e preoccupazione
  5. Dubbio

Ognuno di essi è considerato un ostacolo alla pratica. Un magnifico libro di Ajahn Thiradhammo è disponibile per il download su Forest Sangha, dal titolo “Working with the Five Hindrances“, che li tratta uno per uno, indicandone gli effetti e mostrando le strategie e meditazioni per superarli.

In questo podcast abbiamo trattato però più in particolare situazioni tipiche che si presentano, divise in tre categorie: pratica sbilanciata, rinascita o voler essere, aspettative.

PRATICA SBILANCIATA:

  • Troppa enfasi sulla meditazione formale
  • Scoraggiamento
  • Volere e dovere “meditare”

RINASCITA O VOLER ESSERE:

  • Voler essere un bravo meditatore
  • Orgoglio di essere un buon praticante
  • Intolleranza

ASPETTATIVE

  • Ricerca di un ambiente particolare
  • Ricerca di una sensazione particolare, come ad es. la pace
  • Ricerca di stati particolari (jhāna)
  • Perdita negli stati di assorbimento profondo (jhana)
  • Perdita dietro i poteri psichici (siddhi)

Ognuno di questi aspetti ci può toccare o aver toccato. Può essere utile interrogarci se in questo momento ne stiamo soffrendo e quindi agire, come viene discusso nel podcast. Può anche essere utile riconoscere che questi ostacoli non sono presenti, o non lo sono più, ed esserne felici e operare in modo che non si presentino ulteriormente.

Buona pratica!

Riflessioni di Dharma sui rischi della pratica spirituale registrate nel gruppo di meditazione di Terrapura il 12 febbraio 2021. Queste riflessioni seguono la meditazione sul suono del silenzio e chi siamo. Per approfondire il testo, consigliamo di ascoltare il podcast.

Photo by Leonard Laub on Unsplash

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