Questa meditazione parte dall’osservazione del respiro per incontrare le costruzioni mentali, i sankhara, che la nostra mente ci propone in continuazione: pensieri, idee, ricordi del passato, conflitti non risolti, speranze e timori per il futuro, desideri e sensazioni che arrivano dal corpo.
La domanda che ci possiamo fare è: a chi appartengono tutte queste costruzioni mentali? Riconoscendo quando si formano, il tempo in cui permangono e poi quando svaniscono, possiamo renderci conto della totale impermanenza di tutti questi fenomeni. Al tempo stesso possiamo aprire il cuore per trovare quella spaziosità, quella libertà, quella calma che il perfetto vuoto del cuore ci offre. Un vuoto pieno di gioia incondizionata.
Meditazione registrata nel gruppo di meditazione il 19 settembre 2020.
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