Il dolore, fisico e mentale, è una parte importante della nostra vita. Tutti abbiamo provato dolore e tutti ne proveremo ancora, è un meccanismo salutare del nostro corpo per avvisarci che c’è qualcosa che non va, ma talvolta questo meccanismo eccede i suoi scopi e la quantità di dolore che riceviamo ci rende addirittura difficile vivere bene la nostra vita. Questo è tanto più vero per chi ha dolori cronici, o malattie che si accompagnano a forti dolori.
Il Buddha ci ha insegnato che esiste il dolore ed esiste la sofferenza, e questi due aspetti non sono obbligatori entrambi: possiamo provare dolore fisico, ma a questo spesso andiamo ad aggiungere con la nostra mente una grande quantità di altra sofferenza: ci rimproveriamo per non aver fatto abbastanza, per esserci messi in condizione di provare quel dolore, per non essere capaci di resistergli… sono davvero tanti i pensieri che ci possono aumentare la sofferenza. Ma il Buddha, nell’Insegnamento delle due frecce (Sallatha Sutta), ci offre l’esempio di una persona colpita da una freccia, il cui dolore è inevitabile, ma a cui aggiunge la sofferenza mentale:
E’ come se si tirasse una freccia ad un uomo, e dopo, ancora un’altra, così proverebbe il dolore di due frecce. Allo stesso modo, quando si prova una sensazione dolorosa, la persona ordinaria senza istruzione si lamenta, è triste, si percuote il petto e si angoscia. Prova due dolori, quello fisico e quello mentale.
Sallatha Sutta, SN 36.6
Non guardando in profondità la sofferenza, ne rimaniamo vittime. Invece possiamo entrare in confidenza con esso e imparare a trattarlo in modo saggio:
Invece, il discepolo istruito dalle nobili persone, quando prova una sensazione di dolore, non si lamenta e non si percuote il petto, né si spaventa. Prova un dolore fisico, non mentale. Come se si tirasse una sola freccia ad un uomo, e non due. Allo stesso modo, quando prova delle sensazione dolorose, il discepolo istruito dalle nobili persone non si lamenta e non si percuote il petto, né si spaventa. Prova un dolore fisico, non mentale
Sallatha Sutta, SN 36.6
Questa meditazione è quindi sul dolore fisico, su come possiamo affrontarlo tramite la meditazione e la visione profonda, conoscendolo ed integrandolo nella nostra vita.
Puoi trovare il testo della meditazione ed altro in questo post.