Nel tempio, voce profonda del monaco
ora che sono andati
i passi lenti – nell’erba, nell’ombra
e il the dalle mani gentili
i volti sereni di chi divide – il cibo e la via
e solo la voce, qui nel buio, ci distingue dal Buddha
finché poi
né suono, né orecchio, né coscienza uditiva
un passo, il pavimento e il suo freddo
un altro passo, il tocco secco delle foglie cadute
aprendo gli occhi, il silenzio della luna
ascoltando l’aria sulla pelle
e la gioia leggera
di una falena nuova al mondo